E tu saresti?

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  1. miry«
     
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    Erano solo poche settimane che ero arrivato ad Hogwarts e già mi annoiavo. Non capivo perchè questo castello dovesse essere pieno zeppo di gente stupida e insulsa o, anche peggio, di Mezzosangue. A rallegrami un po' il morale c'era la mia nuova spilla da Prefetto. Oh come mi divertivo ad andare in giro a togliere punti a chiunque insieme a Pansy! Per fortuna Serpeverde aveva i Prefetti migliori. Se pensavo ancora al fatto che Weasley fosse il prefetto di Grifondoro insieme a quella sudicia mezzosangue... Quella casa cadeva sempre più in basso!
    *Ma dove diamine son finiti Tiger e Goyle?* mi chiesi, guardandomi in giro, ma di loro nessuna traccia. Quando facevano così li avrei Schiantati sul momento, che fastidio! Visto che non avevo di meglio da fare, decisi di uscire a fare due passi in cortile. Quel giorno c'era un'arietta leggera e piacevole, e il cortile era quasi deserto, fatta eccezione per qualche alunno di passaggio. E proprio uno di quelli, sbadato, mi urtò il braccio.
    «Guarda dove cammini, nanentto!» lo insultai, spingendolo.
    « E dieci punti in meno a Tassorosso!» gli urlai dietro, ridendo, mentre il bimbetto del primo anno scappava spaventato.
    Continuando a ridacchiare tra me e me, ripresi a camminare e a cercare quei due buoni a nulla di Tiger e Goyle.

    Scusa lo schifo di post ma ho un blocco da giorni .-. E idem per il titolo, avevo zero idee .-. Se hai un'idea migliore cambia pure xD


    Edited by miry« - 29/9/2013, 15:14
     
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  2. •{Phoebe
     
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    Hogwarts, cara vecchia Hogwarts. Ero più o meno contento di trovarmi là, ogni posto era meglio di quella bettola londinese in cui ero costretto a vivere per tre mesi all'anno.
    Mi sarei sentito anche a mio agio, se solo il dormitorio dei Serpeverde non pullulasse di idioti. Ragazzini eccitati di servire quelli più grandi, e i più grandi felici di servire un mago con manie di grandezza e con la passione di ammazzare gente a caso. Chissà cosa c'era di bello nel sottomettersi a qualcuno. Pensavano forse che così il potere dell'Oscuro Signore irradiasse a loro? Ma per favore.
    Non che nelle altre casate ci fossero anime più affini alla mia. I Grifondoro erano tutti felici di andarsi a cercare dei guai a caso, i Corvonero erano tipi strambi sempre concentrati sui libri e i Tassorosso... erano i più cretini, sempre a prodigarsi per aiutare il prossimo. Forse non sapevano che gli altri erano sempre pronti a prosciugarti per un certo periodo di tempo e poi quando non troveranno trovato più niente da prendersi, addio.
    Avevo bisogno di staccare da tutti, prendere un po' d'aria. Pensai che il cortile fosse il posto giusto per starmene un po' in pace, ma già in lontananza vidi che era pieno di gente.
    Sospirai, incerto sul da farsi. Beh, forse avrei potuto trovare qualche ragazza da farmi... chissà.
    Presi una sigaretta dalla tasca dei pantaloni, l'accesi e presi a fare dei tiri tenendola fra l'indice e il pollice, col mio particolare modo di fumare, mentre mi dirigevo verso un albero con la mia solita camminata da spaccone, con una mano in tasca e il bacino in avanti. Ah, e ovviamente mi intrattenevo cantandomi una bella canzoncina.
    << I'm a troublemaker, never been a faker. Doing things my own way and never giving up!>>

    Troublemaker - Weezer La canzone che canta è questa!


    Edited by •{Phoebe - 22/9/2013, 08:22
     
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  3. miry«
     
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    Possibile che, con tutta quella gente, non ci fosse qualcuno con cui valesse veramente la pena fermarsi a parlare o passare un po' il tempo? Che noia!
    O erano tutti marmocchi, o tutti perdenti, o tutta gente inutile che non avevo mai visto prima. Non chiedevo tanto a quel vecchio di Silente, solo di prendere nella sua scuola qualcuno di decente!
    Sentii qualcuno che canticchiava e, curioso, alzai la testa. Quello non era... aspetta come si chiamava? Na qualcosa. Na..
    Ah si, Nate! Non ci avevo mai parlato, ma mi era sempre sembrato simpatico. E poi era un Serpeverde come me, quindi ero certo non sarebbe stato uno spreco di tempo.
    << Ehy Nate!>> lo chiamai, avvicinandomi a lui e salutandolo con un cenno della testa.
    Quando mi avvicinai ancora, notai che aveva in mano una cosa che, inizialmente, avevo scambiato per la bacchetta. Ma poi lo vidi mettersela in bocca e toglierla dopo per sputare fuori una nuvola di fumo.
    Che diavoleria era mai quella?
    << Cosa sarebbe quella?>> gli chiesi, raggiungendolo e fermandomi davanti a lui, curioso, e parlandogli come fossimo amici da sempre. Non avevo mai avuto problemi a farmi amici, soprattutto tra i Serpeverde, ed ero certo non ci sarebbero stati problemi nemmeno questa volta.

    Edited by miry« - 29/9/2013, 15:13
     
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  4. •{Phoebe
     
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    Avevo appena adocchiato una bella ragazza dai capelli rossi, decisamente fattibile, quando vidi qualcuno che veniva verso di me.
    Oh mio Dio, qualcuno mi trattenga! Il grande Draco Malfoy, il re delle Serpi stava venendo verso di me! Potevo svenire... ma anche no. Non mi faceva particolarmente felice l'idea, fondamentalmente lo consideravo il re dei Deficienti. Costruito, voleva far passare un'immagine di sè che non gli si addiceva, e soltanto uno sciocco non se ne sarebbe accorto. Scossi la testa ridacchiando tra me e me.
    Risposi al suo saluto con un semplice cenno del capo. La sua domanda sulla sigaretta mi divertì parecchio. Un purosangue, uno che avrebbe voluto tutti i babbani fuori da Hogwarts, si stava interessando a qualcosa di babbano.
    << Questa? >> domandai, facendo un grosso tiro, trattenendolo in bocca gonfiando le guance per poi soffiargli tutto il fumo in faccia.
    << Una sorta di magia babbana. Ti fotte i polmoni, le arterie... e può causare anche disfunzioni ai piani bassi >> spiegai con il mio solito sorriso strano, che non si capiva mai se ti stessi prendendo in giro o fossi serio.
    << Vuoi provare? >> gli offrii, girando la sigaretta così che il filtro fosse dalla sua parte. Poi sghignazzai.

    Edited by •{Phoebe - 25/9/2013, 07:04
     
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  5. miry«
     
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    Stavo quasi per ritirare tutto quello che avevo pensato prima.
    Trattenni per un pelo un colpo di tosse quando mi soffiò in volto. Non potevo mostrarmi debole davanti a questo qua. Cominciava seriamente a starmi antipatico. Si divertiva così tanto? Gliel'avrei fatta passare io la voglia di divertirsi e prendere in giro Draco Malfoy!
    Magia babbana? Ah, ora voleva pure farmi credere che i babbani sapessero cos'era la magia? Quegli sfigati era già tanto se ricordavano il loro nome! Inutili esseri dalla vita ancora più inutile. Feci un passo indietro senza nemmeno accorgermene quando mi descrisse quell'oggetto. Non solo i babbani erano inutili, ma inventavano ed usavano pure cose nocive e che ti uccidevano. Furbi proprio direi! Sinceramente non avevo capito bene se Nate stesse scherzando o fosse serio nel descrivermi ciò che ti causava quella cosa ma, conoscendo la deficienza dei babbani, stava sicuramente dicendo la verità.
    << Non solo idioti, pure suicida. Proprio dei geni i babbani!>> commentai col mio solito ghigno, sghignazzando appena. Dai, come si poteva essere così scemi? Scossi la testa quando mi propose di provarla.
    << Oh no, non mi interessano le diavolerie babbane!>> affermai, fiero del mio stato di sangue e del mio essere mago. Io non avrei MAI usato qualcosa di babbano, MAI! Non mi sarei mai mischiato con quella che non si poteva nemmeno definire gente.
    <<e neanche tu dovresti interessartene!>> aggiunsi poi, offeso dal fatto che un Serpeverde si interessasse ad aggeggi babbani.
     
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  6. •{Phoebe
     
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    Bene, benissimo. Signori e signore, il giovane Draco Malfoy qui stava per compiere un nuovo record della persona che era riuscita a darmi sui nervi nel minor tempo mai visto.
    I babbani idioti suicidi? Può darsi, ma di certo tra i maghi non spiccavano personalità particolarmente degne di nota, o sveglie, o migliori. Tutto il genere umano aveva qualcosa che mi irritava profondamente, che avessero poteri magici era del tutto irrilevante. Non sapevo dire se fosse il menefreghismo, l'egoismo o il loro continuo mentire.
    Ma non doveva permettersi di dirmi a cosa dovevo o non dovevo interessarmi. Non in quel modo. Non con quel tono. Non mi conosceva, non sapeva assolutamente niente di me, come tutti del resto. Il mio fumare era da sempre stato un modo per attirare l'attenzione su di me, per far capire a quella dannata putt**a che suo figlio aveva bisogno delle sue attenzioni.
    La mascella mi si indurì, e una scarica di rabbia mi percorse la schiena, irradiandosi alle braccia. Avevo voglia di pestare qualcuno.
    L'idiota che avevo davanti mi aveva fatto ripensare alla mia famiglia. Mai farmi ripensare alla mia famiglia.
    Continuai a comportarmi come sempre, per irritarlo.
    << Beh sì, forse hai ragione: non dovrei interessarmene >> feci, aspirando l'ultimo tiro soffiandolo via. Poi la schiacciai tra l'indice e il pollice, spegnendola. Un po' bruciava, ma l'avevo fatto talmente tante volte che non lo sentivo nemmeno più.
    Con una schicchera mi sbarazzai del mozzicone, lanciandolo chissà dove.
    << Via diavoleria babbana, via! >>
    Scoppiai in una fragorosa risata. Sapevo che quello lì si sarebbe irritato. E mi divertiva, eccome se mi divertiva!
     
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  7. miry«
     
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    Mi pentivo sempre di più di essermi fermato a parlare con lui. Chi poteva mai credere che io stavo odiando un Serpeverde? Cominciavo a chiedere se il Cappello Parlante non avesse sbagliato a smistarlo nella mia casata. Ogni tanto perdeva colpi quel vecchio Cappello! Mi veniva voglia di girare sui tacchi ed andarmene, lasciandolo lì per i cavoli suoi a suicidarsi con oggetti babbani. Niente di più pietoso e vergognoso. Se era contento lui.. Ma non potevo andarmene, non così. Andarmene significava dargliela vinta, farlo quasi contento, e di certo io non l'avrei mai fatto. Oh no, era lui che doveva inchinarsi a me, non il contrario. E l'avrebbe fatto, eccome se l'avrebbe fatto. Giusto il tempo di fargli capire chi comandava e si sarebbe scusato per quel suo schifo di carattere, per quello schifo di modo in cui mi stava parlando. Quando disse che avevo ragione, cominciai a credere che avesse iniziato a ragionare, ma subito dopo aver buttato via quella cosa, pronunciò quelle parole con un tono derisorio che mi fece letteralmente saltare i nervi, per non parlare della sua risata subito dopo. In un contesto diverso, forse avrei ammirato quella sfacciataggine, ma assolutamente non con me. Era ora che questo capisse come ci si doveva comportare davanti a me, Draco Malfoy, il nuovo prefetto di Serpeverde.
    << Ti stai divertendo?>> gli chiesi retorico, con un tono irritato e uno sguardo di sfida.
    << Sai...>> iniziai, provocatorio. << tu credi di essere un duro, il più grande di tutti, quello a cui non frega di niente o nessuno. Ma sai cosa sei in realtà?>> Feci un passo verso di lui, fissandolo in volto, la mano che si preparò stringendo la bacchetta nella mia tasca.
    << Sei un perdente, un fallito.>>

    ndm (nota di miry): ma senti da che pulpito viene la predica, Dracooooo!! Scusa ma non sono riuscita a trattenermi dallo scrivere questo spoiler! XD
     
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  8. •{Phoebe
     
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    Hogwarts era iniziata da poco, e già ero un sacco preoccupata e agitata per le lezioni. Dovevo impegnarmi molto, a fine anno avrei dovuto sostenere i G.U.F.O.!
    In Sala Grande non si riusciva a studiare, i ragazzini del primo anno erano così contenti di essere a Hogwarts che riempivano la stanza di risate e schiamazzi. Nella Sala Comune ancora meno, e poi stare lì mi agitava ancora più. A volte essere compagna di Casata con Hermione Granger era davvero ansiogeno, era sempre lì a ricordare a tutti di studiare!
    Avevo deciso di uscire a farmi un giro in cortile, forse sarei riuscita a starmene in pace a prendere una boccata d'aria. Quanto adoravo quel posto, era uno dei miei preferiti, insieme al Lago Nero.
    Non mi guardai troppo intorno, vidi che c'erano molte persone anche lì. Ma c'era qualche studente nelle sale comuni o erano tutti in giro?
    Mi sedetti su una panchina, sistemandomi l'uniforme. Raccolsi i miei capelli in una treccia laterale, non molto ordinata a causa dei miei ricci e tirai fuori il libro di Trasfigurazione. Dalla borsa tirai fuori dei bottoni e la mia bacchetta magica. Iniziai ad esercitarmi tentando di trasformare il primo bottone in uno scarafaggio... con il risultato che al bottone spuntarono solo delle zampette che si muovevano velocemente. Non era affatto un bello spettacolo!
    Sospirai e mi misi a leggere qualcosa sul libro, ma mancavo decisamente di concentrazione.



    Ehi ehi, il piccolo Malfoy si stava scaldando... lo vedevo dall'espressione che gli si dipingeva in faccia. Era davvero brutto quando si arcignava, e ancora una volta mi sembrava sempre che stesse seguendo un copione.
    Le sue parole però, mi fecero cambiare idea. AHAHAHAHAH. Scoppiai a ridere come un forsennato. Povero, piccolo ragazzo. Non capiva un cazzo, quasi mi era passata la voglia di picchiarlo. Non si rendeva forse conto di quanto era patetico? Non m'interessava che mi stesse descrivendo come un cogl***e, del resto ci ero abituato. Tutti pensavano che io lo fossi, e io non facevo niente per far loro cambiare idea, anzi. Era più facile così, avevo meno responsabilità e dovevo soddisfare meno aspettative.
    Ma ciò che mi faceva davvero scompisciare era il fatto che lui stava descrivendo sè stesso. Come avrei potuto spaccare la faccia ad un poveraccio come lui? Mi faceva quasi pen... ehi ehi, audace il ragazzino! Aveva messo la mano alla bacchetta, era chiaro capirlo.
    Ecco di nuovo la scarica di rabbia. Oh, sì, che bello. Mi prudevano le mani. Mi sgranchii le dita e il collo, l'espressione mi si fece seria.
    Con una mano presi quella che lui aveva messo sulla tasca, allontanandogliela e stringendola con tutta la forza che avevo. Poi portai il mio volto quasi contro il suo fissandolo negli occhi. Ero più basso di lui, ma sicuramente ero il più forte.
    << Amico, cos'hai intenzione di fare? Non ti conviene metterti contro Nate Cox! >> dissi. Era un avvertimento, io lo dicevo per lui. Se voleva fare a botte, io ero pronto. Ma niente bacchetta. Lo scontro fisico era più adrenalinico e soddisfacente.

    Draco infatti è proprio un deficiente!


    Edited by •{Phoebe - 3/10/2013, 13:42
     
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  9. miry«
     
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    Lo fulminai con lo sguardo quando mi scoppiò a ridere in faccia. Per l'ennesima volta, chi si credeva di essere questo? Mai conosciuto persona più odiosa di lui, nemmeno Potter. E per dirlo io! Un Serpeverde più odioso dello Sfregiato.. chi l'avrebbe mai detto? Avevo una voglia di Schiantarlo seduta stante, almeno sarebbe stato zitto e si sarebbe tolto quell'odioso ghigno dal volto. Fui percorso da una scarica di brividi dati dal nervoso che aumentavano man mano mi fissava o anche solo batteva le ciglia. Tutto di lui mi dava sui nervi, tutto! Prima me lo toglievo dai piedi, dimostrandogli chi comandava e come doveva comportarsi con me, e meglio era. Ma, prima che potessi estrarre la bacchetta e come minimo schiantarlo, lui afferrò la mia mano, allontanandola dalla bacchetta e stringendomela con così tanta forza da farmi un male assurdo. Ma trattenni qualsiasi smorfia - almeno sperai di essere riuscito a farlo - per non dimostrarmi debole. Aveva una stretta salda l'idiota! Scostai la mano quasi con rabbia, liberandola dalla sua stretta nell'esatto momento in cui lui si avvicinò al mio volto per minacciarmi. Fu il mio turno di scoppiare a ridere.
    << Ah no? >> chiesi retorico e beffardo, sfidandolo sia con la voce che con lo sguardo.
    Da come si poneva, capii chiaramente che era pronto per uno scontro fisico, senza bacchette visto come mi aveva allontanato la dalla mia. Preferivo di gran lunga i duelli agli scontri fisici, li trovavo così inutili. Ma se era quello che voleva, non mi tiravo di certo indietro!
    << E perchè dovrei aver paura di Nate Cox?>> aggiunsi poi, facendogli verso nel pronunciare il suo nome, per poi spingerlo con tutta la forza che avevo. Voleva uno scontro? L'avrebbe avuto!
     
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  10. •{Phoebe
     
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    Davvero, non avrei voluto arrivare a picchiarlo: provavo pena per lui, piccolo idiota che non sapeva vivere. Beh, qui gli idioti che non sapevano vivere erano due, me compreso, ma almeno io ero motivato!
    Cercava di fare il duro, ma io ci ero abituato e sapevo riconoscere i segni di sofferenza, pur se cercati di camuffare. Avevo visto le sue labbra irrigidirsi nel momento in cui strinsi la presa, e anche se non l'avessi visto sarei stato comunque sicuro di avergli fatto male. Ero fottutamente forte!
    Stavo per andarmene, ma il ragazzino aveva osato spingermi. Ecco la scarica di adrenalina percorrermi tutto il corpo. Feci scrocchiare il collo e dopo averlo guardato negli occhi ridendo aprì le braccia come ad invitarlo.
    " Dai amico, fallo ancora!" poi tornai serio di colpo e gli sferrai un pugno in pieno volto, con tutta la forza che avevo in corpo. Poi, ne assestai un altro.
    Adesso vediamo se aveva ancora voglia di scherzare, il ragazzino.

    Nala non l'ho scritta perché è ancora lì a non accorgersi di nulla
     
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  11. miry«
     
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    Capii chiaramente che avevo aperto una sfida quando lo vedi far scrocchiare il collo e scoppiare a ridere. Non faceva altro che ridere, che prendermi in giro, e questo mi faceva salire un nervoso atroce! Per chi mi aveva preso, per un pappa molle? Credeva che senza la bacchetta non sapevo difendermi? Non avevo certo bisogno di quel pezzo di legno per difendermi e mettere a cuccia gli idioti come lui. Ora gli avrei mostrato io chi era il debole, chi doveva ridere per ultimo!
    Feci per scaraventarmi su di lui, pronto per tirargli un pugno nello stomaco, quando lui mi precedette, colpendomi in volto. Automaticamente vacillai all'indietro, trattenendo un urlo di dolore. Sentii qualcosa colarmi sul volto: quello stronzo mi aveva rotto il naso molto probabilmente. Mi pulii velocemente con la manica, ma non feci nemmeno in tempo a riprendermi che me ne sferrò un altro, questa volta inatteso, mandandomi praticamente a terra. Sentivo la testa iniziare a girare e la vista annebbiarsi appena, ma non avevo la minima intenzione di arrendermi. Di certo non potevo darla vinta a quello, non potevo mostrarmi debole.
    Così mi alzai con un po' di fatica e, raccogliendo tutte le forze che avevo in corpo, mi lanciai su di lui, pronto a mollargli un pugno nello stomaco.

    Avevo intuito ^^
     
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  12. •{Phoebe
     
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    Nel frattempo, molti ragazzi curiosi si erano girati a guardarci, e qualcuno addirittura si era anche avvicinato per vedere meglio.
    Vedendo l'effetto che i miei pugni avevano sortito su di lui, mi girai verso il mio pubblico alzando le braccia come a volerli incitare a fare del tifo. Le risse con gli spettatori mi rendevano più adrenalinico, più fiero, orgoglioso.
    Mi girai nuovamente verso il mio avversario, ero così fomentato che non riuscì a schivare il pugno che mi stava tirando, che mi colpì dritto nello stomaco. Lo sentii tutto, anche perché non fui abbastanza rapido ad incordare gli addominali.
    Bel gancio, il ragazzino.
    Ci volle qualche istante per riprendermi, dei brividi mi percorrevano tutto il corpo, come scariche elettriche. Ormai era diventato qualcosa di personale. Se mi avessero chiesto la causa scatenante di quella zuffa non avrei saputo rispondere. Forse il carattere strafottente di quell'idiota, che ancora non aveva capito contro chi poteva permettersi di mettersi, e contro chi no.
    Presi la rincorsa e assestai nuovamente un pugno e una ginocchiata allo stomaco.
    Nate Cox non usciva mai perdente da uno scontro.


    Uffa, in questa dannatissima scuola non c'è proprio verso di studiare oggi? Già avevo poca voglia, poi con questo baccano! Non capivo proprio cosa stava accadendo, e non mi interessava.
    Mi girai dando le spalle al rumore, concentrandomi sul libro. Era difficile, difficilissimo. Non ero affatto concentrata, dovevo rileggere una stessa riga più o meno due volte per capirla, e la confusione intorno a me non aiutava.
    Cercando di tenere lontani tutti gli altri pensieri, con un colpo di bacchetta trasformai un altro bottone in uno scarafaggio. Stavolta era uscito bene! Evvai, ce l'avevo fatta!
    Avere quel coso sulla gonna però mi faceva un bel po' schifo. Lo aiutai a scendere indirizzandolo con la bacchetta e lo guardai allontanarsi sul prato.
    Alle mie spalle era iniziato anche una specie di coro, con incitamenti vari. Mi alzai, dirigendomi verso dove proveniva quel baccano, ormai ero curiosa! C'era una gran folla...

    Il post di Nala l'ho lasciato così perché non è ancora tempo che veda Draco!
     
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  13. miry«
     
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    Notai la folla attorno a noi e sentii chiaramente i loro incitamenti. Avevano iniziato a fare il tifo, a spingerci a fare a botte ancora, a non arrenderci. Come potevo deluderli o fare figuracce? Esatto, non potevo. Non potevo assolutamente rovinare la mia reputazione così, davanti a tutti. Esultai a gran voce quando lo colpii in pieno.
    << E ora chi ride?>> chiesi, prendendolo in giro chiaramente e ridendo insieme alla parte della folla che era dalla mia parte. Oh si, quanto adoravo essere acclamato! Mi piaceva sentire la gente adorarmi, mi faceva sentire un capo, un leader. Mi faceva sentire forte, imbattibile, il migliore. Anche se, ovviamente, io ero già il miglior leader imbattibile. Lo guardai, sfidandolo con un gesto delle braccia.
    << Ti sei già arreso, pivello?>> La parte più divertente era proprio questa, la presa in giro per me. Mi divertiva troppo vedere gli idioti credersi fighi e poi fare la parte degli stupidi prendendosi una meritata lezione! Mi voltai, sentendo una voce familiare acclamarmi e incitarmi a colpirlo di nuovo: i miei amici. Sorrisi trionfante verso di loro e mi voltai per colpirlo ancora, ma lui fu più veloce: mi ritrovai così inginocchiato a terra, piegato su mè stesso, una mano poggiata a terra e l'altra a stringermi lo stomaco. Questi colpi erano stati veramente forti, tanto che sentivo la testa girare in maniera assurda e mi veniva seriamente da vomitare. Tossii qualche volta, cercando di alzarmi, invano.
     
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  14. •{Phoebe
     
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    Bene, era arrivata la parte della partita che preferivo: la fine del gioco. Quel ragazzino si era rivelato più duro di quel che pensavo, ma nessuno poteva niente contro di me. Avevo iniziato a fare a botte a 12 anni!
    Sentivo la guancia destra pulsare, probabilmente usciva anche del sangue, ma non mi dava nemmeno così tanto fastidio: ci ero abituato.
    Vederlo accasciarsi tossendo mi faceva sentire onnipotente. Mi dava quel senso di importanza, il mio vuoto era riempito per qualche istante. Poi la voragine si riapriva e diventava ancora più grande, ma andava bene così. Era così da sempre.
    Un sorriso quasi malato si dipinse sul mio volto ed assestai gli ultimi due calci, uno mirato alla schiena e l'altro dritto allo stomaco. Mi voltai verso il pubblico, ma nessuno ormai incitava più, tutti mi guardavano con delle espressioni miste a orrore e stupore.
    <<siete un pubblico o un museo? >> chiesi, scoppiando a ridere come al mio solito.
    Ma che si fottessero, anche loro. Non m'interessava di ciò che pensavano, l'importante era che avessero capito che contro di me non si dovevano mettere.
    Mi accesi un'altra sigaretta e mi allontanai dalla scena come se nulla fosse accaduto.


    Vidi un ragazzo più grande, Nate Cox, venirmi incontro. In qualche modo sapevo che quel ragazzo significava guai. Persi qualche istante ad osservarlo, aveva una specie di taglio sulla guancia ed intorno era tutto rosso. Mi allarmai ed accelerai il passo, e facendomi spazio tra la folla, inorridii davanti a ciò che vidi.
    Draco era accasciato a terra, probabilmente non del tutto cosciente. Come aveva osato fargli del male? Beh, da un certo lato non era difficile da intuire un possibile motivo, Draco era così strafottente, sempre con quell'aria di sfida... anche io a volte avevo avuto qualche impulso di schiaffeggiarlo... ma ridurlo così! A quei livelli!
    Mi dispiaceva così tanto... ma ovviamente, mi sarebbe dispiaciuto per chiunque!
    *Nala smettila di fare l'idiota, ti psicoanalizzerai dopo!* mi dissi mentalmente, mentre mi inginocchiavo e poggiavo una mano sulla schiena di Draco.
    << Draco, Draco, mi senti? Come stai? >> chiesi, sperando vivamente in una risposta. Ero davvero, davvero allarmata e mi passavo nervosamente le mani fra i capelli. Poca altra foga e mi sarei ritrovata delle ciocche in mano.
    Sentivo le lacrime che erano lì lì per uscire, nessuno doveva fargli del male!
    << E voi? Voi come avete potuto assistere a tutto ciò senza fare nulla? Dovreste solo vergognarvi! Andatevene adesso, lasciatelo in pace! >> dissi, rivolta alla folla, usando un tono piuttosto isterico.
    << TU INVECE, VIENI QUI! GUARDA COS'HAI COMBINATO! AIUTAMI ALMENO! >> gridai a Nate, lottando fino all'ultimo per evitare di iniziare a piangere come una bambina.
    Accarezzai la schiena di Draco. << Per favore, rispondimi... >> sussurrai speranzosa.

    Edited by •{Phoebe - 19/12/2013, 15:42
     
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